Il Miur ha sospeso le procedure di riconoscimento dei titoli di abilitazione all’estero!
Non consente, così, ai docenti abilitati nemmeno di entrare, con riserva, nella seconda fascia delle Graduatorie di circolo e di istituto o lo scioglimento della riserva nel caso in cui sia attiva una procedura concorsuale.
Nonostante che la normativa europea sia chiara, il Ministero dell’Istruzione italiano continua a negare il riconoscimento dei titoli di abilitazione conseguito all’estero (UE).
E’ necessario attivare delle procedure collettive volte a dare voce ai docenti discriminati dal Miur che, dopo sacrifici economici e personali, sono stati dimenticati dal Ministero dell’Istruzione che, invece, aveva già riconosciuto i titoli.
Prima di poter avviare il ricorso rivolto al riconoscimento del titolo, sarà necessario ottenere un riscontro da parte dell’autorità competente oppure attivare il ricorso avverso il silenzio serbato dall’Amministrazione avverso il mancato riconoscimento del titolo agendo contro il silenzio dell’amministrazione.
Infatti, ai sensi del Decreto Legislativo 206/2007 che ha recepito la direttiva Comunitaria 2005/36/CE, il Ministero ha l’obbligo giuridico di provvedere, sulle istanze, entro il termine di 4 mesi decorrenti dalla presentazione della domanda di riconoscimento del titolo.
Soltanto dopo un riscontro del Ministero sarà possibile attivare ricorsi singoli o collettivi volti al riconoscimento del titolo estero. Infatti, tra le altre illegittimità operate dal Miur è necessario far presente la disparità di trattamento operata dal MIUR nei confronti di coloro che hanno, a parità di titoli e programmi didattici, ottenuto il riconoscimento del titolo estero.
Ricorsi attivi per la categoria abilitati all’estero:
(costo scontato pari 90 euro se associato ad un altro ricorso proposto)
E-MAIL: alfredo.consulenzascuola@gmail.com